Cosa coltivare a novembre

cosa coltivare a novembre

Vuoi sapere cosa coltivare a novembre? Ti stai chiedendo cosa seminare a novembre nel tuo orto, nella tua serra, nel tuo campo o nel vaso sul balcone? Tranquillo, mettiti comodo perché in questo articolo ti darò i migliori consigli su cosa si coltiva a novembre.

Cara agricoltrice e caro agricoltore, carissimi amici di Noi Siamo Agricoltura, abbiamo deciso di aprire la nostra Rubrica Mensile “Cosa coltivare a…”.

A partire da oggi, nei primi giorni di ogni mese potrai leggere i nostri articoli con tutti i consigli su cosa seminare in quello stesso mese. Iniziamo, quindi, con cosa coltivare a novembre.

Come tutti sapete, il nostro paese ha zone climatiche molto differenti tra loro. Innanzitutto sono diversi i climi tra Nord Italia e Sud Italia, ma, ovviamente, anche tra zone di pianura, zone collinari e montagna.

Proprio per tale motivo, in questo articolo ti dirò precisamente cosa coltivare a novembre in ognuna di queste zone e di cosa hanno bisogno le piante.

Quando parlo di cosa coltivare a novembre, intendo solo le colture che si possono seminare o trapiantare senza particolari accorgimenti economici.

In altre parole, non parleremo delle colture non stagionali “da serra”, essendo queste coltivate con un metodo di coltivazione di tipo forzato e finalizzato a produrre ortaggi anche fuori stagione.

Indice

Cosa coltivare a novembre: Centro e Sud Italia

Frumento tenero: una delle colture di pieno campo da seminare a novembre è certamente il frumento tenero. La semina viene fatta in quelle zone dove l’inverno è sufficientemente mite, in modo da assicurare la sopravvivenza delle piantine ed effettuare la raccolta a fine primavera.

Fava: la Fava è una delle piante che meglio si adatta alle basse temperature (non eccessive), infatti è considerata pianta microterma. Le corrette temperature del terreno per una buona germinazione sono intorno ai 5 °C, mentre i -6 °C sono la temperatura limite affinché la pianta riesca a sopravvivere.

Pisello: anche il Pisello è una pianta microterma. Germina con temperature del terreno intorno ai 4 °C. La resistenza al freddo è buona, ma varia molto a seconda del grado di sviluppo delle piantine. La fase di massima resistenza è quando la piantina ha 4-5 foglie, in cui sopporta temperature che arrivano fino a -8 °C (alcune varietà arrivano anche a -15 °C) senza che si verifichi alcun danno.

Cece: questo legume può essere coltivato a novembre nelle zone meridionali e centrali del nostro paese ma prettamente in pianura. La germinazione dei ceci avviene con temperature di circa 10 °C.

Lenticchia: la Lenticchia è ben adatta agli inverni dei Paesi intorno al Mar Mediterraneo, dove, ad un’altitudine di massimo 200-300 m s.l.m., viene seminata nel periodo di novembre per essere raccolta alla fine della primavera (maggio-giugno), cioè 2-3 settimane prima del frumento tenero e di tutti gli altri cereali autunnali.  La lenticchia è considerata la leguminosa da granella più resistente al freddo, tuttavia non sopravvive all’inverno rigido delle zone montane, dove in realtà viene coltivata molto più frequentemente che in pianura: in montagna, infatti, la Lenticchia viene seminata in primavera in modo essere raccolta in estate avanzata.

Lupino: ha una buona resistenza al freddo ma questa è una caratteristica che non appartiene a tutte le varietà. Infatti, solo il Lupino Bianco può essere seminato a novembre. L’unica cosa è che non riesce a crescere in terreni dove sono frequenti i ristagni d’acqua, quindi fai attenzione.

Cicerchia: non è molto conosciuta ma ha delle proprietà alimentari molto ricercate. La sua resistenza al freddo è intermedia tra quella della Lenticchia e quella del Cece.

Cartamo: è una pianta oleifera poco coltivata in Italia ma molto apprezzata nel resto del Mondo. Viene seminato soprattutto nell’Italia meridionale, nello stesso periodo del frumento tenero, purché le temperature invernali non scendano mai al di sotto dei -7 °C. La semina a novembre è preferibile in quanto fa meglio sfuggire la coltura all’aridità estiva (il Cartamo soffre molto la mancanza d’acqua, specialmente durante la fase vegetativa).

Carciofo: il periodo di vegetazione del carciofo va da novembre a maggio e il suo ciclo vegetativo si ferma durante l’estate calda e secca. La temperatura limite a cui resiste è di circa -10 °C.

Cipolla: la cipolla ha una notevole adattabilità ambientale purché non venga coltivata in zone con clima troppo piovoso. Per la germinazione è sufficiente una temperatura di circa 5 °C e resiste a freddi invernali che arrivano anche a -10 °C. Facile da coltivare anche nei vasi del tuo balcone.

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Fragola: anche la fragola è una pianta microterma, ma bisogna fare attenzione. Ci sono due grandi tipi di Fragola: le varietà rifiorenti e le varietà non rifiorenti. Solo le varietà non rifiorenti possono essere coltivate a novembre e le puoi trapiantare anche nei vasi sul balcone. Queste varietà, infatti, resistono ai brevi periodi di luce (brevidiurne) delle giornate invernali, completando lo sviluppo nella primavera successiva, dopo aver subito la vernalizzazione.

Lattuga: durante l’inverno, la coltivazione della Lattuga in campo aperto non è possibile in Italia, se non in alcune zone del Meridione. È preferibile, anche in alcune zone del Centro Italia, adottare comunque delle precauzioni, come ad esempio la pacciamatura, le serre tunnel, ecc. Ovviamente la puoi coltivare anche sul tuo balcone, facendo attenzione a non esporla a freddi intensi e vento gelido. Nonostante questo, alcune varietà di Lattuga sono abbastanza resistenti al freddo, tipo: Lattuga a cappuccio invernale, Lattuga romana verde d’inverno, Lattuga regina dei ghiacci (detta anche Lattuga Iceberg), Lattuga meraviglia delle 4 stagioni, Lattuga White Boston, ecc.

Cavolfiore: è una pianta che puoi coltivare anche sul balcone, in vaso. Ricorda però che non tutte le varietà di Cavolfiore sono adatte ai climi invernali. Mentre al Centro Italia e nel Meridione puoi coltivare anche Cavolfiori leggermente meno resistenti al freddo, nel Nord Italia puoi coltivare solo varietà precoci. Ne parliamo comunque più avanti in questo articolo.

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Cosa coltivare a novembre: Nord Italia e Zone Montane

Per quanto riguarda il Nord Italia, è molto importante sapere cosa coltivare a novembre perché le colture da seminare o trapiantare in orto, in campo aperto, in serra o sul balcone sono molte meno rispetto alle altre zone del nostro paese. Questo per un ovvio motivo climatico (e quindi di temperature più o meno fredde). Soprattutto in zone montane, gli inverni freddi e nevosi impediscono quasi totalmente la semina di molte colture.

La situazione è migliore per quanto riguarda le zone pianeggianti di Emilia Romagna, Veneto, Lombardia, Liguria. Sicuramente, anche qui, è inevitabile ricorrere ai mezzi di protezione delle colture per proteggerle dal freddo. Vediamo, comunque, quali sono le colture più adatte ad essere seminate e trapiantate nel Nord Italia.

Premessa: queste colture che ti sto per elencare sono le più adatte a climi rigidi, ma certamente possono essere coltivate a novembre anche in Meridione.

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Cavolfiore: come abbiamo detto in precedenza, esistono varietà di Cavolfiore molto resistenti al freddo. Eccoti degli esempi: Invernale Jerico, Autunnale Kastor, Novembrino Castellum, Magister (ottimo per resistere anche in zone montane), Piramide (Verde romanesco invernale), Punto verde (Verde romanesco precoce).

Favino: è molto simile alla Fava come esigenze ambientali e di temperatura, ma rispetto a questa resiste meglio al freddo. Infatti, può resistere anche fino a -15 °C e quindi può essere coltivata a novembre anche in quelle zone pianeggianti del Centro e Centro-Nord Italia che hanno inverni non particolarmente rigidi.

Indivia: molto simile alla Lattuga, sia per tecnica colturale, sia per tipologia di terreno, anche l’Indivia rientra nella categoria di cosa coltivare a novembre. La grande differenza con la sua “cugina” è che l’Indivia è molto più resistente al freddo e quindi può essere coltivata a novembre anche in zone montane. Una delle varietà migliori per questo tipo di climi è la Monaco, detta anche Indivia riccia gigante invernale. Come per la Lattuga, anche questa insalata la puoi coltivare nei vasi del tuo balcone.

Scarola: vale precisamente quanto detto per l’Indivia.

Pisello: in linea generale, è più adatto alle regioni centrali e meridionali, ma può crescere bene anche nelle zone del Nord Italia e in montagna a patto che siano usate varietà resistenti al freddo, come per esempio il Pisello nano Douce de Provence. Presso il tuo consorzio agrario di fiducia potresti trovare anche piante di Pisello rampicante adatto ad essere coltivato su un grande balcone apposito e resistente comunque agli inverni più rigidi.

Cicoria: anche di questa coltura ne esistono svariati tipi. Una delle più resistenti alle basse temperature è la Cicoria zuccherina di Trieste.

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Cosa coltivare a novembre ultima modifica: 2017-11-07T00:00:18+00:00 da Elia Valmori

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