Come coltivare il pomodoro datterino: tutto quello che devi sapere

Imparare come coltivare il pomodoro è un modo facile e veloce di popolare il tuo orto o il tuo giardino di una pianta così amata e utilizzata in cucina.

Dovrai però prima di tutto orientarti tra le tante varietà di pomodoro tra le quali puoi scegliere: cuor di bue, Rio Grande, San Marzano, ciliegino e tanti altri ancora.

In questo articolo ti sveleremo tutti i segreti del pomodoro datterino: quali sono le sue caratteristiche, come puoi coltivarlo e quali sono le sue sottotipologie.

Iniziamo!

Indice

Pomodoro datterino: caratteristiche

Il pomodoro datterino è una varietà di pomodoro nata grazie a degli incroci di provenienza asiatica.

I frutti, piccoli e di forma allungata, sono particolarmente apprezzati per la preparazione di sughi veloci, ma anche per insaporire le insalate. Ogni frutto pesa tra i 20 e i 40 grammi, ha una polpa consistente e non eccessivamente acquosa, protetta da una buccia spessa.

Il datterino è una variante del pomodoro che viene dall’Asia

Il gusto del pomodoro datterino è particolarmente equilibrato tra la sua parte acida e la sua parte zuccherina; è inoltre molto apprezzato per il suo apporto calorico.

Per le sue caratteristiche, il pomodoro datterino è spesso confuso con un’altra varietà, quella del pomodoro ciliegino. Benché questi due tipi di pomodoro siano molto simili soprattutto per quanto riguarda l’aspetto, hanno delle differenze considerevoli. Vediamone qualcuna:

  • il pomodoro datterino ha un grado zuccherino più alto rispetto al pomodoro ciliegino, risultando quindi più dolce
  • il pomodoro ciliegino ha una polpa molto più succosa rispetto a quello datterino, il che significa che impiegherà più tempo durante la cottura
  • la buccia del pomodoro datterino è più spessa rispetto a quella del pomodoro ciliegino

Una volta fatta questa dovuta distinzione, andiamo a esaminare brevemente le sottotipologie del pomodoro datterino.

Pomodoro datterino: quali varietà?

All’interno del grande insieme del pomodoro datterino, troviamo delle altre varietà o sottotipologie datterine. Eccole:

  • il pomodoro lucciola, pianta molto produttiva con dei bei grappoli di pomodori rossi e ovali, ognuno dei quali con un peso tra i 35 e i 45 grammi
  • il pomodoro Datter, pianta robusta e vigorosa con dei grappoli fitti, piccoli e allungati e dal gusto particolarmente dolce
  • il pomodoro Mandurio, che produce dei frutti di un color rosso acceso, di forma ovale e con le estremità un po’ appuntite; questa varietà è la più consigliata soprattutto se dovessi essere un po’ pigro in termini di raccolta: i frutti del Mandurio, infatti, possono essere raccolti sia singolarmente sia per grappolo e potrai inoltre tirarli giù ancora acerbi o dopo aver aspettato la loro piena maturazione

Una volta che avrai deciso da quale varietà iniziare, ricorda che le loro coltivazioni sono tutte molto semplici e molto simili non solo tra loro, ma anche con il pomodoro ciliegino.

Vediamo dunque come dovrai procedere.

Coltivare il pomodoro datterino: terreno e clima

Innanzitutto, partiamo dal terreno.

Il pomodoro, e questo vale anche per il pomodoro datterino, è una pianta abbastanza esigente in fatto di suolo. Le caratteristiche del terreno dovranno dunque essere le seguenti:

Come tutte le varietà di pomodoro, anche il datterino non reagisce benissimo al freddo; infatti, pur essendo stato modificato per essere quanto più resistente possibile anche a basse temperature, ti consigliamo di non esporlo mai a una temperatura al di sotto dei 10°C.

L’esposizione, di conseguenza, dovrà essere in pieno sole.

In linea di massima, ti basterà prestare un po’ d’attenzione nell’individuare la zona più soleggiata del tuo giardino per poter coltivare il pomodoro datterino in qualsiasi parte d’Italia.

Coltivare il pomodoro datterino: semina e moltiplicazione

Naturalmente, ci sono molti modi per iniziare la coltivazione di tutti i tipi di piante, e in questo il pomodoro datterino non fa eccezione.

Una delle possibili soluzioni è partire dalla semina: per far questo ti consigliamo di procedere in un semenzaio, dove potrai valutare le piantine più forti per essere trapiantate nel giardino o in vaso. Tenendo il semenzaio al riparo dentro casa potrai procedere alla semina già dal mese di febbraio, per poi spostare le piante più robuste all’esterno con l’arrivo della primavera. Ricorda: in questa fase non dovrai esporle direttamente alla luce del sole e abbi cura di riportarle dentro casa in caso di temperature troppo basse durante la notte.

Un altro modo per coltivare il pomodoro datterino avviene tramite la moltiplicazione per talea. Ecco i passaggi da seguire:

  • per talea intendiamo i germogli presenti alla base dei rami della pianta e che seguono uno sviluppo laterale
  • rimuovi le talee per aiutare la crescita e la produttività della pianta già presente
  • trasferiscile in un vaso pieno d’acqua per almeno una settimana
  • una volta che le radici si saranno sviluppate, potrai mettere la nuova piantina a dimora a terra o in vaso

Coltivare il pomodoro datterino: la messa a dimora

Sia che tu abbia scelto di seminare in un semenzaio o di moltiplicare il tuo pomodoro per talea, arriverà il momento in cui dovrai trapiantare le tue piantine e metterle a dimora nel terreno.

Come prima cosa, ti consigliamo di scavare una buca profonda 25cm e di aggiungere del letame (quello di cavallo è particolarmente indicato), in modo da potenziare la fertilità del terreno. Potrai poi procedere a una concimazione minerale nel caso in cui le tue piantine dovessero avere problemi ad attecchire al suolo.

La messa a dimora dovrebbe avvenire in primavera, con una piccola differenza tra nord e sud Italia:

  • al sud potrai procedere già dal mese di marzo
  • al nord dovrai invece aspettare aprile o maggio

La messa a dimora del datterino varia da regione a regione

Una volta messe a dimora le piante, potrai procedere con una pacciamatura di paglia oppure utilizzando teli di plastica scura; in questo modo manterrai regolare la temperatura del terreno e lo aiuterai nel conservare una corretta umidità.

Queste le misure che ti consigliamo per il sesto d’impianto nel caso volessi piantare più piantine:

  • 3 piante per mq
  • lascia uno spazio di 35cm tra una pianta e l’altra
  • lascia uno spazio di 80cm tra le fila

Nel caso in cui tu dovessi avere delle altre varietà di pomodoro già piantate nel tuo giardino, ti consigliamo di tenere le piante sempre ben divise e separate.

Pomodoro datterino: cure colturali e raccolta

Il pomodoro datterino è una pianta a sviluppo indeterminato, ovvero potrebbe necessitare di sostegni, ma, soprattutto, avrà bisogno di interventi di potatura. Non dovrai fare altro che eliminare la parte di fusto con i rametti in eccesso, togliere da ogni fusto i germogli che crescono alla base della pianta e posizionare dei piccoli sostegni per aiutare la pianta con la crescita.

Per quanto riguarda invece le innaffiature, ti consigliamo di effettuarle una o due volte a settimane nel periodo che precede la presenza dei frutti. Per aiutare poi la maturazione dei pomodorini, incrementa l’apporto idrico e occupatene ogni due giorni.

Per quanto riguarda il momento della raccolta, non farti incantare dal rosso dei pomodori: aspetta ulteriormente, lascia le bacche sui rami e non toccare i grappoli. La loro ottima resistenza ti permetterà di raccoglierli qualche giorno dopo la loro piena maturazione e di poterli conservare per un lungo periodo.

 

In ultimo, come proteggere i tuoi pomodori datterini dalle malattie?

Per tua fortuna, sebbene il pomodoro sia una pianta molto a rischio e soggetta a diversi tipi di minacce, il datterino è la varietà che più resiste alle malattie. Potrai naturalmente effettuare ogni tanto dei trattamenti antiparassitari preventivi, ma sarai relativamente tranquillo da questo punto di vista.

Che aspetti? La varietà datterina è semplice da coltivare e gustosa da portare nella tua cucina e sulla tua tavola. Buon divertimento!

 

 

 

 

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Come coltivare il pomodoro datterino: tutto quello che devi sapere ultima modifica: 2019-05-22T07:39:14+00:00 da Giulia Corrias

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