Come coltivare il pistacchio: dalle origini a tutti i benefici per l’organismo

Siete amanti del pistacchio e avete deciso di intraprendere una coltivazione di questo albero da frutto? In questo articolo vi sveleremo come coltivare il pistacchio partendo dalle sue origini geografiche, svelandovi alcuni segreti su questi frutto tanto amato.

come coltivare il pistacchio

Indice

Origine del pistacchio

Prima di approfondire gli argomenti legati alla coltivazione, è importante comprendere le origini di questa pianta.

Il pistacchio (Pistacia vera L.) appartiene alla famiglia delle Anarcadiaceae, genere Pistacia, è una pianta che trova le sue origini più antiche nelle zone della Siria e dell’Asia Minore. 

Molto rapidamente però raggiunse le zone vicine, espandendosi fino in Turchia, Grecia, Siria e Iran. Nel nostro paese è molto diffusa, ma le coltivazioni principali, dovute a una affinità di caratteristiche e clima le troviamo in particolare in Sicilia e nelle regioni meridionali del nostro paese. 

Caratteristiche della pianta di pistacchio

L’albero di pistacchio raggiunge un’altezza di 5 metri ma non ci stupisce se troviamo degli alberi che superano gli 8 metri di altezza. 

Il legno della pianta di pistacchio è molto duro e resistente, di color giallo, mentre la corteccia si presenta di color grigio cenere.

L’albero di pistacchio fiorisce nei mesi primaverili, tra fine aprile e maggio e i fiori sono apetali. Ma ciò che è interessante è il frutto che produce.

Di fatto il pistacchio è un frutto monosperma di forma ovale. Il seme al suo interno è di colore chiaro e allungato. È importante sottolineare l’importanza di questo seme poiché è al suo interno che sono presenti tutte le ricche sostanze e proprietà del pistacchio stesso, che tutti noi conosciamo e che in seguito approfondiremo. 

Il portainnesto in questo caso è molto importante se vogliamo scoprire come coltivare il pistacchio. Il portainnesto di fatto, influenza in modo importante la produttività della pianta stessa. In questo caso il portainnesto viene riprodotto per innesto a gemma.

Se vi siete persi l’articolo sugli innesti, lo trovate qui: L’innesto: scopriamo insieme come e quando effettuarlo al meglio.

Come coltivare il pistacchio: le tecniche

Come anticipato, il pistacchio trova il su habitat prediletto nelle regioni meridionali dell’Italia. In queste zone è importante non superare la quota degli 800 metri altitudine per le coltivazioni. Una buona caratteristica del pistacchio è la sua adattabilità ai tipi di terreni. Di fatto, il pistacchio non ha problemi ha riprodursi nelle zone rocciose o vulcaniche, come quelle che troviamo di fatto nella regione siciliana.

Durante i mesi primaverili, dove possono comparire delle gelate tardive bisogna prestare molta attenzione, poiché queste potrebbero far soffrire la pianta. Regge però bene, in generale, le invernate dei territori meridionali. 

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Densità di coltivazione

Per poter sapere tutto su come coltivare il pistacchio, scopriamo ora la densità delle piante per ettaro.

Generalmente, si parla di densità tra  50 e 500 piante ad ettaro per quanto riguarda i picchetti naturali. Per quelli artificiali è consigliabile procedere con sesti di 6m x 6m oppure 10m x 10m con una densità che varia rispettivamente da 100 a 280 piante per ettaro coltivabile.

La potatura non è particolarmente richiesta, a differenza degli interventi per eliminare i rami secchi che si presentano dopo la fase produttiva della pianta.

Raccolta del pistacchio

La raccolta dei frutti del pistacchio avviene subito dopo l’estate, in settembre. Questa viene effettuata a mano oppure aiutandosi con reti e teli appositi. 

I frutti del pistacchio, dopo la raccolta, devono essere lasciati esposti al sole per permettere l’asciugatura.

Se vi state chiedendo in media quanto può essere produttiva una coltivazione di pistacchio ve lo sveliamo subito. Si parla di fatti di una media che va dai 7 ai 10 quintali a ettaro per quanto riguarda il frutto con il guscio. Sono parametri variabili che possono cambiare e dipendere da diversi fattori.

Benefici del pistacchio

Per comprendere le caratteristiche del pistacchio si parte subito dalla sua composizione. Il pistacchio, di fatto è composto da circa il 45% di grassi. I grassi però in questo caso vengono definiti “buoni” e quindi tutti quelli monoinsaturi e polinsaturi. Tra questi il più importante è l’acido oleico e l’acido linoleico.

La restante percentuale è formata dal 20% di proteine e dal 27% di carboidrati. Al loro interno i pistacchi sono ricchi di fibre, utili al nostro organismo.

Una tra le principali funzioni che svolge il pistacchio è quella antinfiammatoria, riducono di fatto lo stress ossidativo.

Un consumo regolare di pistacchi inoltre favorisce la diminuzione di colesterolo nel nostro organismo. Si dice di fatto che bisognerebbe mangiare circa 30 gr di pistacchi al giorno.

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Come coltivare il pistacchio: dalle origini a tutti i benefici per l’organismo ultima modifica: 2018-07-28T12:44:28+00:00 da Nicole

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