Come coltivare i cetrioli: i 4 passi per ottenere un’ottima produzione

come coltivare i cetrioli

La primavera non è ormai molto lontana e tutto deve essere pronto al più presto.

Cosa hai deciso di mettere nell’orto quest’anno?
Se tra le tue colture c’è anche il cetriolo, allora forse noi potremmo darti qualche suggerimento per coltivarlo.

Non sai come si coltivano i cetrioli?
Tranquillo, questo articolo lo abbiamo realizzato appositamente per te!

In 4 semplici passaggi, scoprirai come coltivare i cetrioli e come ottenerne un’eccellente resa.

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Indice

Il cetriolo (Cucumis sativus, L. 1753)

Prima di vedere insieme come coltivare i cetrioli, dobbiamo innanzitutto conoscere la pianta per rispondere prontamente alle sue esigenze ambientali e nutrizionali. Il cetriolo è una pianta originaria probabilmente del versante meridionale dell’Himalaya. In India, viene coltivato da più di 3 mila anni. È conosciuto e coltivato nel bacino del Mediterraneo fin dai tempi degli antichi Egizi. I greci, invece, che lo apprezzavano molto, lo chiamavano kos, da cui deriva il nome dell’isola di Coo. I Romani, dal canto loro, lo coltivavano abitualmente nell’ortum di casa.

Esigenze ambientali del cetriolo

Il cetriolo richiede un clima temperato per la sua crescita. In Italia, si può coltivare senza mezzi di protezione per tutta l’estate. È importante, però, che la pianta abbia una collocazione esposta al sole. Nel caso tu voglia invece anticiparne la coltivazione, puoi iniziare a seminare alla fine dell’inverno (marzo-aprile) a patto che utilizzi i giusti mezzi di protezione.

Il terreno migliore per coltivare i cetrioli è profondo e sciolto (cioè con una buona percentuale di sabbia). Vanno bene anche quelli a composizione equilibrata, cioè di medio impasto, purché siano piuttosto permeabili e con una limitata quantità di argilla. I suoli argillosi, infatti, tendono a creare ristagno d’acqua soprattutto dopo piogge intense. Il ristagno provocherebbe dei danni a tutta la coltura dei tuoi cetrioli, i quali non lo sopportano affatto.

Per quanto riguarda la concimazione, invece, è bene apportarla con del buon letame maturo di cavallo. Se questo non è possibile, si può ricorrere a concimazioni chimiche a lento rilascio o, nei casi più estremi, a quelle a rilascio veloce. Per aumentare la resa e il volume dei frutti, ti suggeriamo di dare un’occhiata anche all’articolo sugli acidi umici. In ogni caso, puoi fare riferimento alla tabella seguente:

Quantità media di elementi necessaria per ogni Kg di prodotto
Azoto (N): 3,6 g
Fosforo (P2O5): 2,8
Potassio (K2O): 5,6

Come coltivare i cetrioli e come seminarli

Eccoci arrivati a spiegare come coltivare i cetrioli. Cominciamo dalla lavorazione del terreno. Il terreno destinato ad ospitare le nostre piante di cetrioli deve essere preparato mediante una buona aratura (o vangatura) profonda 30-40 cm, da effettuarsi verso la fine dell’autunno o all’inizio dell’inverno. Prima della semina primaverile, si devono eseguire delle erpicature considerevoli in modo da sminuzzare bene le zolle di terreno ancora grossolane. Se il suolo ha una limitata presenza di argilla, è possibile effettuare anche una rullatura in modo da pareggiare il terreno.

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La semina in pieno campo, invece, si effettua dalla metà di aprile alla fine di maggio nelle regioni centro-settentrionali, mentre, in quelle meridionali, è possibile anticiparla di circa 2 settimane. Ricorda di rispettare comunque l’andamento stagionale. In ogni caso, infatti, non bisogna mai seminare prima che la temperatura si sia stabilizzata al di sopra dei 12 °C.

I semi di cetriolo si interrano a file distanziate 90-120 cm. I procedimenti da seguire sono i seguenti:

  1. Circa 2-3 settimane prima della semina, scava delle buche di almeno 40 cm di lato, profonde circa 30 cm e distanti tra loro 50-70 cm. Quindi, distribuisci al loro interno del letame ben maturo (ottimo è il letame di cavallo) o del compost, poi ricopri con il terreno asportato. Si creeranno così dei piccoli rilievi.
  2. Al momento della semina, al centro di ogni rilievo, scava una piccola buca in cui mettere 2-3 semi di cetriolo. Se il terreno è troppo asciutto, prima di mettere i semi puoi bagnarlo con una leggera innaffiatura.
  3. Nel caso in cui la temperatura notturna scenda sotto i 15 °C, copri tutto con le mini-serre (campane di vetro) o con dei teli di plastica.
  4. Quando le piantine sono alte 3-4 cm e hanno 4 foglie, effettua un diradamento lasciando per ogni buchetta una sola piantina. La piantina che lascerai sarà quella più bella e più forte delle altre, in altre parole quella più sviluppata.

Se vuoi coltivare i cetrioli per il sottaceto, allora ti suggerisco di leggere l’articolo su come coltivare cetrioli per sottaceto.

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La raccolta dei cetrioli

Ora che sai tutto su come coltivare i cetrioli, passiamo a vedere come raccoglierli. I cetrioli vengono raccolti da 3 a 5 mesi dopo la semina, a seconda delle varietà più o meno precoci. Utilizzando un coltello, taglia il picciolo con cui i cetrioli sono attaccati alla pianta. La raccolta dei cetrioli va effettuata quando i frutti sono ancora immaturi, cioè non hanno ancora completato il loro sviluppo. In questo modo conservano più a lungo il loro caratteristico sapore.

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Come coltivare i cetrioli: i 4 passi per ottenere un’ottima produzione ultima modifica: 2018-03-02T12:25:29+00:00 da Elia Valmori

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