Coltivazione sulla, la leguminosa spontanea del Mediterraneo

sulla spontanea

Conosciamo la sulla, una pianta spontanea i cui frutti sono legumi utilizzati come foraggio per gli animali.

La sulla (Hedysarum coronarium, L.) è una pianta appartenente alla famiglia delle leguminose e alla categoria delle piante foraggere.

La pianta cresce spontaneamente in tutti i paesi del bacino del Mediterraneo. Per questo motivo si crede che la sua origine sia legata proprio a queste zone.

Proprio per via della sua crescita spontanea e dell’utilizzo per scopo agricolo, la sulla non viene particolarmente presa in considerazione per le coltivazioni nei campi.

Solo in Italia, tra i paesi dell’Unione Europea, esiste una coltivazione specializzata della sulla, utilizzata sia come foraggio che come fieno.

Indice

Coltivazione sulla: caratteristiche botaniche

La sulla è una pianta spontanea dalla radice forte e fittonante, capace di penetrare anche in profondità in suoli difficili.

Gli steli sono eretti e la pianta può raggiungere un’altezza complessiva che varia da un metro a 1,50 mt.

Le foglie hanno forma leggermente ovale e si raggruppano in nuclei da 4-6 foglie.

I fiori, in quantità variabile da 20 a 40 per pianta, sono attaccati tramite peduncoli ai racemi ascellari delle infiorescenze.

I frutti, chiamati lomenti, sono composti da 4-5 semi che, a maturazione completa, si staccano diventando singoli segmenti racchiusi in discoidi con aculei di protezione.

La sulla è fecondata dalle api, attratte dalla pianta poiché ha un odore molto zuccherino ed è ricca di acqua.

Coltivazione sulla: le tecniche

coltivare la sulla

foto di Lucarelli, fonte: Wikipedia

Vediamo in seguito tutte le tecniche relative alla coltivazione della sulla.

Terreno ideale per la sulla

La sulla è una leguminosa unica al mondo per la sua capacità di penetrare terreni non lavorati e anche molto difficili.

Si adatta infatti bene a terreni argillosi e di pessima struttura, difatti in Italia è coltivata anche in quelle zone collinari o montuose dai terreni pesanti – dalle Marche in giù sul versante adriatico.

Proprio per la sua capacità di penetrare e migliorare il terreno, la sulla viene spesso utilizzata per bonificare in maniera naturale terreni argillosi, calcarei o ricchi di sodio, così da regolarne la produzione ed aprire la strada ad altre coltivazioni.

La sulla è inoltre una naturale fissatrice di azoto; questo si rivela molto utile per migliorare la tessitura del terreno e fertilizzarlo in maniera naturale.

Per queste sue proprietà, la sulla è anche utilizzata come inframezzo fra due colture di cereali diversi, quali possono essere orzo e frumento, per esempio.

Clima ed esposizione ideali per la sulla

La sulla resiste bene alla siccità, superando i periodi secchi ed estivi anche con una o due irrigazioni manuali.

E’ una pianta che, per sua natura, ama il clima caldo e temperato. Non resiste molto al freddo: già a 6-8 gradi sotto la zero, la sulla è destinata a scomparire.

Irrigazione della sulla

La sulla resiste in assenza di annaffiature o di piogge poiché le sue radici sono in grado di trovare acqua autonomamente andando in profondità nel terreno.

Tuttavia, nel caso di una coltivazione intensiva, è il caso di valutare la possibilità di annaffiarla manualmente e mantenere il terreno umido e un apporto idrico adeguato.

Bisogna sempre stare attenti a non esagerare: un ristagno idrico potrebbe danneggiare le radici e far morire la pianta, o l’intero sullaio, in poco tempo.

miele di sulla

fonte: siciliafan

Semina della sulla

La sulla viene generalmente seminata alla fine dell’estate come seme nudo sulle stoppie di frumento.

Continua a crescere per tutto l’inverno e inizia la produzione dopo il primo taglio, tra aprile e maggio.

Un’accortezza di cui tener conto, quando si prepara il terreno per la coltivazione della sulla, è la presenza di un batterio azotofissatore di cui la sulla ha bisogno per riuscire a crescere.

I terreni contengono solitamente poca quantità di questo batterio, che nel caso della sulla deve essere integrato versandolo direttamente sul seme.

Raccolta della sulla

Una volta raccolti tramite mietitrebbiatrice, la sulla può essere fatta essiccare e i fusti usati come foraggio per gli animali.

Un altro utilizzo dei semi di sulla avviene in ambito culinario, con la produzione del miele di sulla diffusa specialmente in sud Italia.

Il miele di sulla si cristallizza dopo qualche mese dalla raccolta e assume un tipico odore di fiori e fieno, con un sapore dolce dal retrogusto leggermente acidulo.

E’ un miele considerato di alta qualità e ricco di oligoelementi quali magnesio, zinco, rame e ferro.

La pianta della sulla è inoltre utilizzata in cucina per arricchire insalate e secondi piatti.

Infine, la sulla, nelle sue parti verdi – foglie e fusti – viene impiegata in erboristeria e nella produzione di farmaci omeopatici per le sue qualità astringenti e per abbassare il colesterolo.

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Coltivazione sulla, la leguminosa spontanea del Mediterraneo ultima modifica: 2018-11-21T15:38:36+00:00 da Simona Ruisi

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