Coltivazione dell’Avena Sativa: un cereale, mille risorse

Coltivare l'avena sativa

La coltivazione dell’Avena sativa è una pratica sicuramente importante, dato che si tratta di un cereale dai mille benefici: appartiene alla classe delle Monocotyledones, all’ordine delle Glumiflorae e alla famiglia delle Gramianacee.

Per un motivo o per un altro, tutti ci siamo imbattuti nella sua presenza durante la nostra vita: che siano i comuni fiocchi d’avena con cui tanti iniziamo la giornata, o siano dei prodotti estetici che hanno vari benefici sulla pelle (come nel caso delle dermatiti), questa pianta ha una straordinaria importanza.

Conosciamola meglio e scopriamo perché.

Indice

Avena sativa: caratteristiche generali

L’avena, come abbiamo accennato, è una pianta erbacea da cui deriva un cereale ricchissimo di proprietà benefiche per il nostro organismo e largamente usato anche in varie attività agricole, come per esempio la produzione del foraggio per gli animali d’allevamento.

Come tutte le piante graminacee, presenta un fusto erbaceo chiamato culmo suddiviso in 3 internodi distinti; attorno a questo si sviluppano le foglie, sottili e allungate, che coprono e proteggono un nodo.

I fiori d’avena si presentano a gruppi di 2 (ma raramente anche 3) e hanno la forma di spighette: da queste si sviluppano le cariossidi, ovvero frutti ricchi di amido avvolti dalle glumelle, ovvero dei filamenti sottili caratteristici di questa coltura.

Coltivare l'avena sativa

Anatomia dell’avena sativa

Varianti

Esistono due tipi di Avena sativa:

  • Avena comune, ovvero circa il 90% di tutta l’avena presente sul nostro pianeta
  • Avena rossa, una variante selvatica

Coltivazione dell’Avena Sativa

Qualche dato preliminare

L’avena sativa è il settimo cereale al mondo in termini di quantità prodotte; si stima, infatti, che la sua coltivazione occupi circa 15 milioni di ettari di terra e che la sua produzione ammonti a 26 milioni di tonnellate all’anno (soprattutto negli Stati Uniti, Russia, Germania, Finlandia e Polonia).

Nel nostro paese, la produzione di avena ha subito un drastico calo: se nel 1948 gli ettari coltivati erano 500.000, ora parliamo di 150.000.

Coltivare l'avena sativa

I maggiori produttori di avena sono Stati Uniti, Russia, Germania, Finlandia e Polonia

Il motivo di questa riduzione è facile da intuire: come abbiamo detto sopra, infatti, l’avena ha avuto un ruolo fondamentale nella produzione di foraggio, ovvero il mangime somministrato agli animali da allevamento, soprattutto nel mondo equino.

Con la diminuzione degli allevamenti di cavalli, anche la domanda di avena è diminuita. Inoltre, l’avena, con la sua granella ricca di cellulosa, è stata sostituita dall’orzo per creare dei mangimi effettivamente più bilanciati.

Coltivazione dell’Avena sativa, come si fa?

Nonostante l’avena sia stata sostituita dall’orzo per quanto riguarda l’alimentazione degli animali, questo cereale è comunque sfruttatissimo dall’uomo e questo giustifica la sua grande diffusione soprattutto nelle regioni meridionali della nostra nazione.

Le semenze usate sono le stesse che furono selezionate circa 4500 anni fa in Europa e Medioriente anche se sono state migliorate geneticamente per fare in modo che si potessero più facilmente adattare ai climi rigidi.

La semina dell’avena va effettuata durante le mezze stagioni:

  • In autunno, va fatta nel mese di ottobre
  • In primavera nei mesi di marzo o aprile (durante questi mesi si consiglia di preparare il terreno attraverso la tecnica del diserbo meccanico, attraverso cui si porterà a termine una falsa semina che eliminerà tutte le piante infestanti cresciute nel terreno)

Escluso il riso, l’avena è il cereale che ha il consumo idrico più alto e quantitativi di seme utilizzabile oscillano tra 120 e 150 Kg/Ha.

I periodi migliori per c

Rotazione delle colture e concimazione dell’Avena sativa

Per avere una coltivazione con un’ottima resa è bene rispolverare le nozioni sulla rotazione delle colture che i nostri antenati hanno teorizzato secoli fa.

Per avere dell’avena perfetta infatti, la tecnica giusta sarebbe quella di far seguire l’avena da un altro cereale (orzo o frumento) e farla precedere da una leguminosa.

Questo permettere un assestamento ottimale delle sostanze nutritive del terreno e una gestione impeccabile di infestanti e attacchi di parassiti.

In tutto questo, anche la concimazione gioca un ruolo fondamentale: questa deve essere di tipo organico, composta da letame maturo.

Pericoli e avversità

Il mondo è pieno di insidie per l’Avena, infatti le coltivazioni possono essere minacciate da pericoli parassitari e non.

Essendo un cereale abbastanza delicato, infatti, l’Avena soffre molto il clima: il gelo invernale, soprattutto quando brusco e improvviso, può vanificare del tutto la semina autunnale, così come vento e pioggia possono causare l’allettamento della pianta e rendere impossibile la mietitura.

Per quanto riguarda, invece, le minacce dal mondo parassitario vengono soprattutto da:

  • Il carbone (Ustilago avenae),
  • Le ruggini (Puccinia coronata avenae e P. graminis avenae),
  • L’oidio (Erysiphe graminis)
  • I nematodi (Ditylenchus dipesaci o anguillula dei culmi, e Heterodera avenae o anguillula delle radici)

Coltivazione dell’Avena sativa: benefici e proprietà

Quando parliamo d’avena, non parliamo semplicemente di un cereale da foraggio, ma di un vero e proprio alimento che ha tantissimi benefici anche per la vita dell’uomo.

L’avena, infatti, è fonte di carboidrati a lenta digestione che evitano picchi insulinici e garantiscono energia a lungo termine, diventando un’ottima risorsa sia per diabetici che per celiaci.

Questo cereale, inoltre, è ricchissimo di fibre cosa che porta svariati benefici al nostro organismo: oltre a garantire una certa regolarità intestinale, infatti, contribuisce alla riduzione del colesterolo e ha un’azione anti-tumorale grazie alla presenza degli avenantramidi (composti fenolici azotati).

Coltivazione dell'avena sativa

L’avena può essere impiegata sia nel mondo alimentare che in quello estetico

In più, l’avena può anche avere un’applicazione nel mondo estetico: se già greci e romani usavano fare un bagno d’avena per recuperare le forze e detergersi, oggi con l’estratto d’avena si ottengono straordinari effetti lenitivi e idratanti sulle pelli più sensibili.

In commercio, l’avena può essere trovata sotto forma di:

  • Crusca (ovvero l’ultima pellicola fibrosa che riveste il chicco, è ideale per la colazione grazie ai suoi pochi zuccheri e ricchezza di fibre)
  • Fiocchi (ottenuti dall’essicazione e pressatura dei chicchi, sono ideali per zuppe e dolci
  • Chicchi (da usare in sostituzione a riso e altri cereali)
  • Farina (risultato della macinazione delle cariossidi, ovvero i semi d’avena privati della crusca, può essere usata in sostituzione alla farina tradizionale)
  • Latte

 

Insomma, l’avena si conferma una grandissima risorsa per il nostro benessere e la nostra salute; per sfruttarla al meglio basta prendersi cura di questi piccoli, ma importantissimi chicchi nel modo giusto.

E Ricorda: “Chi vuol d’avena un granaio la semini di febbraio”

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Coltivazione dell’Avena Sativa: un cereale, mille risorse ultima modifica: 2018-11-13T16:19:35+00:00 da Giulia Corrias

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