Coltivazione del mandarino: quello che bisogna sapere per ottenere frutti perfetti

Coltivazione del mandarino

La coltivazione del mandarino è un processo abbastanza semplice che rispecchia pienamente la modalità di coltivazione di tutti gli altri agrumi: limone, mandarino cinese, arancio, sono parenti stretti di questo piccolo e arancione frutto.

Nelle prossime righe scoprirai come coltivare mandarini perfetti e ottenere frutti gustosi e profumatissimi.

E allora via, iniziamo subito!

Indice

Caratteristiche del mandarino

Il mandarino è un albero da frutto molto diffuso nel nostro paese che fa riferimento al genere dei Citrus e appartiene alla famiglia delle Rutaceae. 

Generalmente gli alberi di agrumi sono molto simili tra loro ed è per questo che, ancora prima di pensare alla sua coltivazione, è utile conoscere tutte le caratteristiche che distinguono l’albero di mandarino dagli altri.

Caratteristiche fisiche dell’albero e del frutto

L’albero di mandarino ha un apparato radicale robusto, capace di arrivare molto in profondità.

I suoi fiori bianchi, le zagare, sono molto piccoli e hanno una corolla formata, in genere, da 5 petali.

Quelli che siamo abituati a chiamare mandarini (intesi come frutto di questi alberi) altro non sono che esperidi, ovvero delle bacche ricoperte da una scorza molto resistente (flavedo) che cambia colore (da verde ad arancione) a seconda del grado di maturazione.

Al suo interno, questa scorza è ricoperta da uno strato bianco spugnoso, detto albedo.

Coltivazione del mandarino

Lo spicchio di mandarino

Dentro questa bacca, troviamo la parte più interna dei mandarini, suddivisa in spicchi, la cui composizione è di vescicole di acqua, zuccheri, acido Citrico, vitamine, sali minerali e semi ovoidali di colore bianco.

Clima e ambiente giusti per la coltivazione del mandarino

La questione climatica è essenziale quando parliamo di coltivazione del mandarino.

Non è un caso che “il profumo degli agrumi” sia sempre associato a zone con un clima caldo e soleggiato: questo è proprio l’ambiente che queste piante prediligono e risulta adattissimo alla loro coltivazione.

Coltivazione del mandarino

Un mandarino perfetto è il frutto di una sapiente coltivazione

Nel caso specifico del mandarino, il clima deve essere poco piovoso e temperatamente caldo con un range di temperature che va dai 13 ai 30°C.

La coltivazione del mandarino risente molto dei climi estremi: un caldo o un freddo eccessivo, infatti, potrebbero comprometterne lo sviluppo, così come venti molto forti potrebbero arrecare gravi danni ai rami più sottili e ai germogli.

Terreno & coltivazione del mandarino

Dato che le radici del mandarino hanno bisogno di arrivare in profondità, il terreno ideale per la coltivazione deve essere sciolto o a medio impasto, drenante e ben concimato, con un pH che si aggira tra 6,5 e 7,5.

Quali sono i terreni da evitare assolutamente?

Quelli argillosi, calcarei, salini e alcalini.

Primo step della coltivazione del mandarino: la messa a dimora

La messa a dimora è parte fondamentale della coltivazione del mandarino: affinché sia efficace deve essere effettuata in primavera, tra fine marzo e maggio, quando la temperatura inizia a salire, le gelate non sono più un problema e le ore di insolazione sono tante.

In realtà, il vero lavoro inizia qualche mese prima dell’effettiva messa a dimora, quando il terreno viene lavorato e concimato affinché risulti perfetto per accogliere la pianta.

Durante questa fase preliminare è molto importante riuscire ad arrivare in profondità.

Coltivazione del mandarino

Mettere a dimore i mandarini è parte integrante della loro coltivazione

Come abbiamo detto nelle righe precedenti, le radici della pianta sono robuste e hanno bisogno di spazio per crescere; per fare in modo che ciò avvenga senza problemi, sarà quindi necessario scassare ed erpicare il terreno a fondo.

Una volta preparato il terreno, si dovranno scavare delle buche in cui mettere finalmente a dimore le piccole piante di mandarino.

Coltivazione del mandarino in vaso

Attenzione!

Se non disponi di grandi spazi verdi, non è detto che debba arbitrariamente rinunciare alla coltivazione del mandarino.

Questa pianta, infatti, può essere coltivata anche in vaso, colorando e profumando il terrazzo della tua abitazione, ricordandoti di mettere al riparo la pianta durante i mesi più rigidi.

Una volta trovato il vaso, sistema sul suo fondo uno strato di perlite e assicurati che il terriccio che usi sia morbido e drenante; come ultimo step ricordati di disporre i vasi in una zona riparata dal vento, ma in cui arrivi la luce del sole per almeno 5 o 6 ore al giorno.

Secondo step: annaffiatura della pianta

Il mandarino è una pianta che ha un bisogno d’acqua gestibile: durante i mesi primaverili e invernali, per esempio, sarà possibile evitare del tutto l’annaffiatura, poiché le piogge stagionali garantiranno alla pianta il suo fabbisogno.

Ovviamente, qualora ci fosse un grave problema di siccità, sarà inevitabile annaffiare la pianta facendo attenzione a evitare i ristagni.

Nei mesi caldi, invece, è meglio innaffiare spesso l’albero da frutto, soprattutto nelle prime ore del mattino.

 

Il terreno ha un ruolo importantissimo quando si parla dell’irrigazione del mandarino: è necessario, infatti, zappare il terreno introno al fusto della pianta almeno tre o quattro volte all’anno per evitare che si formi della sporcizia nel terreno, per garantire il passaggio dell’acqua e per un’ottima aerazione delle radici.

Terzo step: moltiplicazione e rinvaso del mandarino

Queste sono 3 operazioni essenziali per la coltivazione del mandarino, garantendogli la possibilità di rigenerarsi e di propagarsi.

Moltiplicazione

La propagazione del mandarino avviene per seme, per talea di ramo, per margotta e mediante innesto a gemma (variante usate per gli alberi da frutto, ma anche per le rose).

Coltivazione del mandarino

La coltivazione del mandarino è simile a quella degli altri agrumi

I portainnesti più diffusi sono due e variano a seconda della stagione:

  • L’arancio amaro
  • L’arancio trifogliato (per i mesi freddi)

Per quanto riguarda invece la potatura del mandarino, ti consigliamo di approfondire con questo articolo.

Rinvasi

Quando in vaso, la pianta di mandarino ha bisogno di rinvasi ogni volta che le sue radici fuoriescono dai fori di drenaggio.

In questo caso, è meglio dotarsi di vasi ampi e profondi e fare molta attenzione a non rompere lo strato di terreno che avvolge le radici durante l’operazione.

Quarto step: raccolta del mandarino

Capire se i frutti di tanto lavoro sono maturi è facile, quando parliamo della coltivazione del mandarino, poiché il frutto maturano direttamente sulla pianta, assumendo quel bel colorito arancione che tutti conosciamo.

Coltivazione del mandarino

Un mandarino ancora acerbo è verde

Il periodo della raccolta, comunque, cambia a seconda della varietà e va dalla seconda metà di settembre fino a maggio.

Malattie e parassiti: i pericoli per la tua coltivazione di mandarino

Come tutte le piante, anche quella di mandarino è soggetta a vari pericoli che possono minarne la salute.

Tra i nemici più temibili menzioniamo:

  • Gli afidi
  • Gli acari
  • Gli attacchi della cocciniglia
  • Il mal secco
  • La muffa verde
  • Il marciume radicale

Per risolvere queste problematiche basterà effettuare la cura antiparassitaria specifica.

Insomma, coltivare il mandarino è un’attività che può dare grande soddisfazione, sia dal punto di vista del lavoro che dal punto di vista dei frutti prodotti.

Insomma, come dice un famoso proverbio cinese: “Chi sta accanto al mandarino riceve molti onori”.

Buon lavoro!

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Coltivazione del mandarino: quello che bisogna sapere per ottenere frutti perfetti ultima modifica: 2018-10-05T14:01:18+00:00 da Giulia Corrias

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