Coltivare il kiwi: tutto quello che devi sapere e come farlo

coltivare il kiwi

Sei un coltivatore di kiwi? Vuoi iniziare una coltivazione di kiwi ma non sai come fare?

Ecco a te la guida completa su come coltivare il kiwi e su come incrementare la resa di produzione.

Buona lettura.

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Indice

Actinidia, la pianta del kiwi (Actinidia chinensis)

Per conoscere il modo in cui coltivare il kiwi, bisogna innanzitutto capire le sue origini per poter così rispondere in modo eccellente alle sue esigenze ambientali. L’actinidia, infatti, è originaria delle regioni orientali dell’Asia, quasi sicuramente della Cina meridionale. Già nel 1400, i cinesi raccoglievano e consumavano i frutti di questa pianta, i kiwi appunto. La sua coltivazione è iniziata però in Giappone a metà circa del 1800 per poi diffondersi soprattutto di kiwi su scala mondiale.

Le piantagioni di kiwi sono diffuse negli orti familiari di diverse regioni dell’Italia centrale e settentrionale; nelle regioni meridionali sono state introdotte più recentemente. La coltivazione specializzate è circoscritta: circa i 2/3 dei kiwi venduti sul mercato italiano provengono infatti da Emilia-Romagna, Veneto e Trentino-Alto Adige.

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Esigenze ambientali

Vediamo ora le vere e proprie esigenze ambientali dell’actinidia, in modo poi da vedere come coltivare i kiwi. Questa pianta richiede molta luceper poter crescere. Per questo motivo, dovrai scegliere una posizione soleggiatadove poterla impiantare. Nelle regioni dell’Italia centro-meridionale può essere coltivata anche in collina, fino a circa 700 m di altitudine. Non sopporta bene il freddo. In inverno non resiste a temperature inferiori a -12°C.

Il terreno su cui coltivare i kiwideve essere fresco, mediamente dotato di sostanza organica, con pH neutro o leggermente acido(6-7,2). Per quanto riguarda la sua concimazione, invece, puoi attenerti ai valori riportati nell’elenco seguente e riferiti a 10 m2di terreno:

Azoto (N): 240 g
Fosforo (P2O5): 120 g
Potassio (K2O): 200 g

Le varietà principali

È bene anche che tu scelga quali varietà sono migliori per la tua zona e il tuo terreno, prima di coltivare il kiwi. Queste possono essere classificate in 2 grandi gruppi, in base al tipo di fiori che presentano.

  1. Varietà pistillifere: producono fiori femminili, in cui sono sviluppati solo i pistilli. Questi contengono gli ovuli femminili che sono destinati ad essere fecondati dal polline e produrrano i semi. In Italia, di questa varietà, vengono coltivate soprattutto:
  2. Hayward: la più diffusa nel nostro paese e una delle più resistenti al freddo. È anche molto rustica ma la sua produzione inizia qualche anno dopo l’impianto. I kiwi di questa varietà pesano circa 90-100 g, hanno polpa verde e possono essere conservati in frigo per molto tempo.
  3. Abbott: abbastanza vigorosa, con frutti del peso di 70-80 g. La polpa è di colore verde chiaro. Non si conservano a lungo.
  4. Bruno: abbastanza vigorosa e produttiva, i suoi kiwi pesano 70-80 g e hanno forma cilindrica.
  5. Elmwood: molto produttiva, con frutti di 100-110 g ma che non possono essere conservati a lungo.
  6. Monty: molto vigorosa e produttiva, inizia a dare frutti pochi anni dopo l’impianto. I kiwi hanno un peso medio di 70-80 g.
  7. Varietà staminifere: queste varietà producono sono fiori maschili, nei quali sono sviluppati solo gli stami. Questi organi contengono i granuli di polline, cioè le cellule sessuali maschili destinati a fecondare gli ovuli femminili. Le varietà principali sono:
  8. Matua: molto vigorosa, fiorisce verso la fine di maggio.
  9. Tomuri: abbastanza vigorosa, fiorisce tra la fine del mese di maggio e l’inizio di giugno.

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Coltivare il kiwi: impianto e coltivazione

Ecco che passiamo all’argomento centrale di questo articolo: come coltivare i kiwi. Innanzitutto, possiamo dire che fare un impianto di kiwi non è assolutamente difficile. Bisogna però eseguire tutte le operazioni con molta attenzione perché un errore anche piccolo può compromettere l’attecchimento delle piantine.

L’impianto va eseguito prima che inizi il pericolo di gelate, altrimenti alcune piantine potrebbero morire senza aver attecchito, determinando così notevoli perdite nella coltivazione. Se ti stai chiedendo quando impiantare il kiwi, sappi che il periodo migliore è l’autunno, nel periodo compreso tra l’inizio di ottobre e la fine di novembre, a seconda delle condizioni climatiche della zona. Se l’inverno è molto rigido, l’impianto può anche essere eseguito in primavera, non appena la temperatura della notte si sarà stabilmente assestata su livelli che siano superiori a 3-4°C.

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In linea di massima, quello che segue è lo schema delle operazioni da eseguire:

  1. Arare il terrenoad una profondità di circa 30-40 cm. Se il tuo terreno è molto argilloso, aumenta la profondità fino a 50-60 cm. Esegui anche un’erpicatura, in modo da sminuzzare bene le zolle.
  2. Scavare alcune fossealla profondità di 15-20 cm, distanziate l’una dall’altra 3-5 m.
  3. Disporre gli astonia 2-4 m l’uno dall’altro, a seconda della forma di allevamento scelta.
  4. Porre a dimora le barbatelleavendo cura di ricoprire la loro base con un po’ di terra, finché la superficie del suolo risulti ben pareggiata, dopodiché comprimere leggermente la terra.
  5. Predisporre una strutturache possa sostenere la pianta durante l’intero periodo della sua crescita.

La potatura dell’actinidia: come potare il kiwi

Coltivare i kiwi richiedere anche alcune potature regolari: queste vanno eseguite con procedimenti differenti a seconda della forma di allevamento prescelta e della varietà impiantata. Le più comuni forme di allevamento dell’actinidia, simili a quelle adottate per la vite, sono:

  • Pergola
  • Tendone

Dal momento in cui la pianta inizia a fruttificare, si deve eseguire ogni anno la potatura di produzione, che consiste nell’asportazione dei tralci che hanno esaurito la loro capacità produttiva. Questa operazione va effettuata durante i mesi invernali, in un arco di tempo che va dalla caduta delle foglie a 2-3 settimane prima del previsto germogliamento, cioè nel periodo di riposo vegetativo.

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La raccolta: quando raccogliere i kiwi

Dopo aver visto come coltivare il kiwi, vediamo adesso qualcosa sulla raccolta. Infatti, la domanda giusta da porsi è: quando maturano i kiwi? La raccolta dei kiwi va eseguita nel periodo dell’anno compreso tra la metà di ottobre e la metà di novembre, a seconda della varietà. Il frutto va staccato con delicatezza dal picciolo a cui è collegato, afferrandolo con una mano operando una leggera torsione.

I frutti devono avere la forma e le dimensioni tipiche della varietà cui appartengono. La buccia deve essere sottile e resistente, priva di lesioni provocate dal trasporto o da malattie del kiwi.La polpa deve essere profumata e delicata, ma non deve avere un sapore eccessivamente dolce.

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Alcune varietà di kiwi possono essere conservate abbastanza a lungo in frigorifero, anche per 30-40 giorni, ad una temperatura 1-2°C. Per fare in modo che si conservino meglio, si consiglia di porre i kiwi dentro un sacchetto di plastica chiuso e provvisto di piccoli fori che lascino traspirare i frutti, evitando così che si forma la condensa.

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Coltivare il kiwi: tutto quello che devi sapere e come farlo ultima modifica: 2018-04-24T10:32:09+00:00 da Elia Valmori

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