Come coltivare la catambra? Ecco la soluzione green alle zanzare

Sapere come coltivare la catambra può rivelarsi un ottimo alleato soprattutto nei mesi estivi, quando le zanzare imperversano in città e in campagna.

Il suo essere il rimedio contro le zanzare più utile e naturale che ci sia è la sua peculiarità principale (da aggiungere agli antiparassitari naturali che ti abbiamo raccontato qui).

Questa pianta non è però eccessivamente ornamentale, soprattutto perché non produce dei fiori.

Tuttavia, a compensare questo aspetto interviene notevolmente la sua semplicità di coltivazione (sei alla ricerca di piante semplici da coltivare? Dai uno sguardo al nostro articolo sulle piante grasse).

Vediamo dunque quali sono le sue caratteristiche, la sua storia e come farla crescere al meglio.

Pronti? Iniziamo!

Indice

Coltivare la catambra: storia di un ibrido

La catambra è un ibrido formatosi con ampie probabilità dalla pianta Catalpa (di cui abbiamo parlato in questo articolo) e da un’altra specie di presumibili origini americane.

La catambra è un ottimo rimedio contro le zanzare tutto green

L’idea della coltivazione venne diversi anni fa a un vivaista molto intraprendente e dotato di grande fantasia: Giovanni Leno. L’uomo, proveniente dalla zona del bresciano e, nello specifico, da Leno, iniziò a pensare alla creazione di un ibrido che potesse avere come caratteristica principale quella di tenere lontane le fastidiosissime zanzare, presenti soprattutto nelle zone vicino ai ristagni d’acqua, ai laghi, ai fiumi.

Durante una passeggiata in una zona del Cremonese vicina al fiume, il vivaista Giovanni notò come non fossero presenti zanzare, il che gli apparve come un dato ovviamente bizzarro; iniziò così a studiare la vegetazione caratteristica del posto ed elaborò il suo progetto: quello di una pianta antizanzare che potesse essere coltivata.

Esistono quattro formati in cui è disponibile la catambra:

  • a basso fusto, ideale per essere coltivata in vaso e che non raggiunge altezze di troppo superiori ai 50cm
  • a mezzo fusto, la cui circonferenza del tronco è compresa tra i 6cm e i 40cm ed è coltivabile sui terrazzi o sui balconi abbastanza spaziosi
  • ad alto fusto, ideale per gli ambienti aperti come i giardini; il diametro del tronco, infatti, supera facilmente i 50cm
  • da siepe, di forma colonnare e con foglie distribuite in tutto il fusto

Appare quindi evidente come Giovanni Leno abbia creato una pianta in grado di essere coltivata dappertutto: dentro casa, sul balcone o in giardino. In tutti e tre i casi, i suoi effetti antizanzare sono stati ampiamente confermati dagli studi condotti dall’Istituto Sperimentale per la Floricultura. La catambra, infatti, contiene una quantità di catalpolo (un glifoside il cui aroma tiene lontane zanzare e altri insetti) quattro volte più alta delle piante della stessa specie.

Questo è stato dimostrato in due modi:

  • analisi hplc
  • Impronta Digitale Genetica

Diffida dalle imitazioni e stai attento a possibili fregature. Una catambra originale ha necessariamente queste caratteristiche che la renderanno riconoscibile anche e soprattutto a occhi inesperti:

  • sul fusto è presente un timbro indelebile
  • sulla chioma troverai un’etichetta antistrappo con un codice identificativo alfanumerico

Catambra: caratteristiche

La catambra fa parte della famiglia delle Bignoniaceae, proprio come la catalpa. Albero a foglia caduca, può arrivare a un’altezza massima di 3.5m. Naturalmente, l’altezza più elevata verrà raggiunta dal formato ad alto fusto.

La forma delle foglie è trilobata, ma, a differenza della catalpa, non fiorisce e, di conseguenza, non produce i distintivi fiori bianchi o gialli o i frutti.

La chioma, tondeggiante, può arrivare a una larghezza di 5m e assicurare dunque una piacevole zona ombrosa.

Come abbiamo visto nel paragrafo precedente, sebbene non sia propriamente un albero ornamentale, ciò che distingue questa pianta è la presenza molto elevata del catalpolo. Nello specifico, la sua azione repellente ha un raggio d’azione equivalente al doppio della chioma: più l’albero riuscirà dunque a crescere e prosperare, più sarà efficace nell’aiutarti a tenere lontane le zanzare.

Vediamo ora di quali cure colturali necessita questa pianta.

Cure colturali della catambra

La catambra, come detto precedentemente, è una pianta di facilissima coltivazione e non ha bisogno di cure particolari.

Ecco comunque qualche consiglio che potrebbe tornarti sicuramente utile.

Per quanto riguarda terreno e clima, la catambra si adatta facilmente a qualsiasi circostanza. Tieni comunque conto del fatto che la sua azione repellente è molto più efficace in assenza di vento. Dunque, sebbene l’esposizione di quest’albero potrebbe essere sia in pieno sole sia in ombra, ti raccomandiamo di sistemarlo comunque in un luogo riparato dal vento.

La catambra, inoltre, può essere messa a dimora sia in vaso sia in piena terra. Dovrai tuttavia prestare attenzione alle misure del sesto d’impianto in caso tu volessi piantare più d’una pianta:

  • nelle vasiere le piante devono mantenere 35cm di distanza
  • come siepe devono avere una distanza di 70cm l’una dall’altra
  • in caso di piante messe a dimora in piena terra, la distanza consigliata è di 3m
  • per le piante in vaso si raccomanda una distanza di 2.50m
  • la sistemazione in filari è sconsigliata; è preferibile piantare le diverse piante di catambra in gruppetti, in modo da chiudere il cerchio (per esempio con una disposizione triangolare, circolare, rettangolare, romboidale)

Per quanto riguarda l’irrigazione, questa deve avvenire alla bisogna, anche se ci sono delle specifiche in base al modo di coltivazione:

  • se le piante sono in vaso dovrai annaffiarle ogni due giorni
  • se le piante sono a terra dovrai invece annaffiarle ogni cinque giorni

Semplice da coltivare, ma comunque da non trascurare

Ricorda comunque che la terra dovrà essere umida, ma non bagnata. Puoi leggere qualcosa in più sull’importanza del sistema di irrigazione in questo articolo.

La potatura, invece, non è necessaria: essendo una pianta che ha bisogno di una grande chioma per avere una maggiore azione repellente, non dovrai cimarla spesso, anzi. Ad ogni modo, ricorda di avere sempre gli strumenti adatti.

La catambra raggiunge il suo massimo effetto repellente nei mesi compresi tra maggio e settembre e, per questo motivo, dovrai prima effettuare delle concimazioni: utilizza del concime ben bilanciato e a lenta cessione.

Se dovessi decidere di coltivare la catambra in vaso, ricorda che dovrai occuparti di rinvasarla annualmente in vasi via via più grandi fino ad arrivare alla misura ideale di 80cm di diametro.

Se vuoi conoscere qualche altra pianta alleata nella lotta contro le zanzare, ricorda di consultare questa lista.

 

Ecco qui. Non dovrai far altro che acquistare una catambra, assicurarti che sia originale, metterla a dimora e goderti un’estate senza troppi pizzichi e ronzii.

Buon divertimento!

 

 

 

 

 

 

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Come coltivare la catambra? Ecco la soluzione green alle zanzare ultima modifica: 2019-06-28T17:27:07+00:00 da Giulia Corrias

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