L’azzeruolo, coltivazione e caratteristiche del frutto

lazzeruolo

L’azzeruolo è oggi un frutto poco consumato sulle nostre tavole, ma ancora presente come crescita spontanea in gran parte d’Italia.

Vediamo insieme dove si trova, come coltivarlo e come utilizzare i suoi preziosi frutti.

Indice

Azzeruolo: origine e caratteristiche botaniche

come coltivare azzeruolo

L’azzeruolo (Crataegus azarolus, L.) è un albero da frutto appartenente alla famiglia delle Rosaceae.

La pianta sembra essere nativa dell’Asia minore e dell’isola di Creta, e proprio da quest’ultima si è diffusa nelle altre regioni del Mediterraneo, inclusa l’Italia.

Nel nostro paese, oltre ad essere coltivata, si può trovare anche in forma spontanea, seppure in quantità e misura ridotta rispetto al passato.

Si trova soprattutto in Liguria, Piemonte, Emilia-Romagna, Sicilia e Lombardia.

L’alberello è caratterizzato da un’altezza massima di 4 metri, una chioma espansa e irregolare, e un tronco dritto talvolta a portamento cespuglioso.

Le foglie sono decidue, con lamina a contorno ovale o lombico, e dotate alla base di stipole lineari.

L’infiorescenza avviene tra aprile e maggio. I fiori sono corimbi bianchi con due stili centrali.

Il frutto è un pomo tondo dai 2 ai 4 centimetri di grandezza. Il colore della buccia varia da giallo a rosso, con due o tre semi all’interno. Vengono raccolti tra agosto e ottobre.

Le varietà commerciali presenti in Italia sono tre: l’azzeruolo rosso di Italia, l’azzeruolo bianco di Italia, l’azzeruolo giallo del Canada.

Come coltivare l’azzeruolo

Vediamo ora tutte le tecniche e i segreti per coltivare l’azzeruolo nel proprio orto.

Terreno

Il terreno ideale per l’azzeruolo è ben drenato e non troppo compatto, per prevenire il disagio che i ristagni idrici possono causare alla coltivazione.

Vegeta discretamente bene anche sui terreni argillosi e calcarei, con pH subalcalino e valori ideali compresi tra 6,8 a 8.

Irrigazione

L’albero di azzeruolo è una pianta propriamente rustica, quindi in grado di adattarsi anche a condizioni climatiche non ideali.

Resiste bene anche a prolungati periodi di siccità, purché non siano eccessivi specialmente durante il primo anno di vita della pianta.

A seguito del primo anno di vita, sono sufficienti le piogge invernali.

frutto azzeruolo

Clima ed esposizione

L’azzeruolo è una pianta termofila, ossia adatta a vivere in ambienti caldi e temperati.

Cresce bene lungo i pendii delle colline, dove il clima è più mite, e gode di una buona esposizione solare.

Tuttavia, non trattandosi di una pianta debole, resiste bene anche alle gelate del terreno invernali e vegeta laddove la temperatura scende al di sotto dei 15°.

Può essere coltivato vicino ad altre piante come il leccio e la roverella.

Propagazione

La moltiplicazione della pianta avviene per seme o per innesto.

La propagazione per seme, per quanto possibile, è una tecnica poco utilizzata: la crescita risulterebbe molto lenta, con prima fruttificazione anche a distanza di dieci anni dalla coltivazione della pianta.

Molto più produttiva è la coltivazione attraverso l’innesto. Il portainnesto più diffuso, in questo caso, è quello del biancospino.

Concime

coltivare azzeruolo

Si può effettuare una concimazione blanda con compost domestico o hummus di lombrico.

Potatura azzeruolo

L’azzeruolo è una pianta che ha bisogno di potatura soprattutto nella fase di formazione, in quanto la sua chioma tende ad essere irregolare e i rami possono facilmente intrecciarsi, togliendo spazio sia ai frutti in crescita che alla luce.

Un’altra importante potatura è quella di produzione, che si effettua subito dopo la raccolta per eliminare i rami secchi e indeboliti, nonché quelli improduttivi.

In autunno, invece, viene eseguita la cimatura, molto importante per l’azzeruolo poiché stimola la formazione di nuove gemme da frutto.

Come usare l’azzeruolo

Oltre ad essere una pianta esteticamente bella, quindi di grande impatto ornamentale, i frutti dell’azzeruolo sono ricchi di proprietà medicinali riconosciute per la loro importanza fitoterapica.

I frutti, detti azzeruole, sono ricchi di provitamina A, che agisce direttamente come antiematico e dona sollievo agli occhi.

La provitamina A trova anche un largo impiego nel settore estetico per le pelli secche e sensibili.

In natura le azzeruole sono anche fonti importantissime di vitamina C, dal forte potere antiossidante.

Sono inoltre diuretiche e abbassano la pressione sanguigna, soprattutto se consumate fresche.

Le azzeruole vengono inoltre trasformate in confetture e marmellate, conservate sotto spirito o dentro la grappa.

 

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L’azzeruolo, coltivazione e caratteristiche del frutto ultima modifica: 2019-02-23T14:21:24+00:00 da Simona Ruisi

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