Allevamento conigli: come diventare allevatore di conigli

come allevare conigli

L’attività di allevamento conigli può rivelarsi molto redditizia con l’allevamento dei conigli da carne, anche se è necessario conoscere bene come allevare conigli perché sono animali davvero molto delicati.

Se, all’interno del proprio allevamento, si vuole inserire anche l’allevamento conigli è ideale conoscere le razze di conigli, quali sono le razze di conigli da carne più diffuse e le regole base per prendersene cura.

Indice

Allevamento conigli: la scelta delle razze

razze conigli

Esistono diverse razze di conigli al mondo, dai conigli nani al più noto coniglio californiano, ma non tutte le razze sono adatte a diventare conigli da carne e a creare un reddito dall’allevamento di conigli.

L’allevamento di conigli è un’attività talmente diffusa in Italia da essere regolamentata dall’ANCI (Associazione Nazionale Coniglitori Italiani). L’associazione riconosce 43 razze ufficiali in Italia, divise per taglia (leggera, media, pesante).

Oltre questa divisione, l’ANCI riconosce quattro razze speciali e classifica in “razze non speciali” tutte quelle che non rientrano nelle classificazioni precedenti.

Abbiamo approfondito ulteriormente la conoscenza delle razze di conigli nel nostro articolo: “Razze di conigli: le più produttive”. Vediamo ora le più indicate per la produzione di carne da coniglio.

Razze di conigli per l’allevamento conigli

E’ proprio l’ANCI ad indicare le razze migliori per l’allevamento dei conigli.

Queste sono:

  • Lepre Belga: così chiamato per il portamento simile a quello di una lepre, il coniglio Lepre Belga raggiunge un peso di 4-5 kg. L’esemplare è particolarmente indicato per gli allevamenti perché ha una resa del 55%, ossia più della metà del suo corpo può essere effettivamente utilizzata. Indicato per l’allevamento a terra piuttosto che per quello in gabbia.
  • Fulvo di Borgogna: conosciuto anche come Fulva Borgogna, questa razza rientra nella classificazione delle razze medie con un peso massimo di 5 kg. La carne del Fulva Borgogna è di natura saporita e compatta. Il coniglio si distingue per un pelo rosso uniforme. La resa è del 60%.
  • Gigante Pezzato: appartenente alla categoria delle razze pesanti, il gigante pezzato ha una grande massa muscolare, pelliccia bianca e soffice di colore misto bianco e nero e una macchia a forma di farfalla sul naso. Peso medio: 5-6 kg e oltre.
  • Nuova Zelanda: è una delle razze che più spesso si ritrovano all’interno di allevamenti intensivi per conigli. Nativi degli Stati Uniti, i conigli Nuova Zelanda possono presentarsi in colore bianco o rosso. Appartiene alla categoria delle razze medie, con peso incluso tra i 3,5 e i 4,5 kg.
  • California: la razza di conigli californiani raggiunge un peso massimo di 4,5 kg e, insieme alla Nuova Zelanda, è la carne più diffusa in Italia. La muscolatura ben formata la rende una carne ottima sia per il macello che per gli incroci.

Come allevare conigli: creare un allevamento di conigli

gabbietta per coniglio

Per chi parte da zero, è opportuno sapere che sono tre le componenti fondamentali da conoscere e da realizzare per avviare con successo un allevamento di conigli:

  • creare un ricovero con gabbiette per conigli;
  • curare l’alimentazione dei conigli;
  • assistere i conigli nelle fasi di riproduzione dei conigli, parto e allestimento dei nidi.

Ricoveri per conigli: la gabbietta per coniglio

Le gabbiette per conigli sono sicuramente il modo più diffuso per dare ai conigli una dimora stabile.

Nel caso degli allevamenti, dove i conigli devono riprodursi con facilità per garantire la continuità, è necessario scegliere gabbie con annessi nidi in legno asportabili.

Le gabbie, preferibilmente in metallo per una pulizia più facile, devono essere disinfettate e pulite ogni giorno. Ecco perché sono diffusi modelli con il fondo asportabile o con rete di fondo che non trattiene le deiezioni dei conigli.

I conigli sono molto suscettibili agli sbalzi di temperatura, che vanno quindi categoricamente evitati mantenendo i ricoveri in condizioni climatiche miti e stabili. Nei conigli all’ingrasso la temperatura ottimale è indicata sui 18° di media.

Alimentazione del coniglio

conigli da carne

I conigli sono animali estremamente delicati dal punto di vista alimentare. I blocchi intestinali sono quasi all’ordine del giorno se la loro alimentazione non viene scrupolosamente curata.

Ciò che non deve mai mancare nell’alimentazione del coniglio è il fieno, sempre abbondante, ben conservato e asciutto.

Le verdure, che fanno parte della quotidiana alimentazione del coniglio, devono essere fresche e sane, mai fredde da frigo per evitare sbalzi termici che potrebbero rivelarsi letali.

Paglia e crusca devono essere integrate ogni giorno per garantire la regolarità intestinale.

In caso di conigli appena nati, questi non devono essere svezzati per almeno un mese da parto. Il loro fabbisogno alimentare è totalmente curato dalla madre, ed è una fase fondamentale per formare totalmente l’apparato intestinale.

Riproduzione dei conigli

allevatori conigli

I conigli si riproducono molto facilmente. Tuttavia, il processo è più sicuro nelle coniglie vecchie (almeno 2 anni di età) che in quelle giovani.

Le coniglie giovani danno infatti vita frequentemente a false gravidanze, della durata di 2-3 settimane. In questo periodo, alla coniglia non dovrà essere proposto completamente l’accoppiamento.

A gravidanza iniziata, la coniglia preparerà il nido con il suo pelo. La durata della gestazione cambia a seconda della razza; in generale, dura circa 30 giorni di media.

Dopo la prima settimana del parto è indispensabile controllare quotidianamente i nidi per verificare la presenza di eventuali coniglietti morti e procedere con la distribuzione delle nidiate, ossia distribuire equamente i cuccioli nei nidi per garantire a tutti lo stesso allattamento.

Attenzione al cannibalismo delle madri sui figli, soprattutto nelle coniglie alla prima nidiata.

 

 

 

 

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Allevamento conigli: come diventare allevatore di conigli ultima modifica: 2018-12-15T17:12:34+00:00 da Simona Ruisi

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